Fidanzati dell'Inverno e Gli scomparsi di Chiardiluna di Christelle Dabos

 

"Fidanzati dell'Inverno" di Christelle Dabos
Editore:
Edizioni e/o
Pagine: 512

"Gli scomparsi di Chiardiluna" di Christelle Dabos
Editore:
Edizioni e/o
Pagine: 576


Visto che non è mia intenzione fare spoiler, ma neanche scrivere due righe tipo “è bello, leggetelo” o “è brutto, faremo finta di niente come se non l’avessimo mai letto” ho deciso questa volta di accorpare due libri insieme – cosa che credo farò anche per la seconda metà della saga dell’Attraversaspecchi.

Iniziamo con i pro:
- i libri si fanno leggere bene, anche troppo bene. Non esagero se dico che il primo volume l’ho letto in una giornata sola, e il secondo in due solo perché avevo altri impegni che mi hanno tenuta mio malgrado lontano dalla lettura. La scrittura è scorrevole, a tratti semplice ma non “sempliciotta”; i presupposti della trama sono molto interessanti e più accadono avvenimenti nella trama e più ci si trova coinvolti in questa e pronti a macinare pagine per cercare di capire come si risolveranno determinati avvenimenti e cosa ne sarà della protagonista e dei personaggi che le gravitano attorno.
- il world building è interessante. Ci troviamo in un universo che vede la popolazione umana sparsa per arche – degli agglomerati di terra levitante ognuno dei quali presieduto da uno spirito di famiglia, un essere immortale e dai poteri peculiari che passa ai propri “figli”. La divisione dell’umanità in arche è avvenuta dopo la “Lacerazione”, un evento ancora poco chiaro in questi due primi volumi, ma palesemente centrale nella trama perché viene nominato più e più volte anche se è troppo indietro nel passato perché qualcuno possa ricordare davvero.
Anche i poteri dei vari personaggi sono interessanti: non per forza nuovissimi nel mondo del fantasy, ma piazzati bene.
- la protagonista, Ofelia, si fa voler bene e nonostante ricada un po’ nel trope del “protagonista goffa che combina guai” c’è da dire che l’autrice l’ha resa tale per un motivo. Non è semplicemente goffa, lo è per un qualcosa che le è accaduto. Spero che nei prossimi due libri questa goffaggine abbia una spiegazione ancora più spessa così potrò mettermi l’animo in pace.
- la trama di questi due libri mette tanta, tanta, tantissima carne al fuoco – così tanta che mi ha fatto venire voglia di leggere tutti di filato i quattro volumi pur di avere risposte alle mille domande che sono sorte durante la lettura.

Per i contro:
- i personaggi femminili, ad esclusione della protagonista, per ora sono profondi come pozzanghere. Possono essere belle ed eteree o brutte e cattive, ma state cert* che odieranno a morte la protagonista perché sì e/o troveranno un motivo per rimproverarla e/o parlare a sproposito e nel momento peggiore. Ciò non accade per forza con i personaggi maschili, prendiamo l’esempio della famiglia di Ophelia: il prozio è saggio, sempre pronto ad una parola di conforto o ad insegnarle qualcosa, il padre parla poco ma quando parla è sempre per dare una nota di pragmatismo ad un discorso che sta deragliando rovinosamente – madre, sorella e prozia invece sono frivole a dir poco, sempre preoccupatissime della forma e mai della sostanza, sempre a criticare Ofelia per – per esempio – per il vestiario e i capelli.
Mi ha fatto storcere un po’ il naso solo perché è la totalità dell’universo femminile ad essere frivolo, vendicativo, fine a sé stesso. Non dico che non ci siano personaggi maschili che compiono azioni maligne o malvagie, affatto, ma lo fanno per dei motivi e dei fini, a differenza della maggior parte dei personaggi femminili che fanno cose cattive perché sì.
- c’è un pretesto di trama che si ripete tra primo e secondo libro, quasi alla lettera. Non dirò molto per evitare di fare spoiler, ma mi limiterò a parlare di “biglietti anonimi”. In un mondo in cui ci sono poteri, intrighi, esseri immortali e compagnia cantante...un bigliettino ci sta, due in due libri no dai.

Neutro:
- il trope “Will they, won’t they. Ofelia e Thorn si sposeranno? Non si sposeranno? Si sposeranno e si guarderanno male tutto il tempo o magari si innamoreranno? Non lo so ancora. Se piace, questo trope c’è ed è potentissimo, se non piace...c’è comunque e per chi non lo apprezza potrebbe essere un problema.
Personalmente io sono neutra, a questo riguardo: si fanno baby steps, per ogni pagina in cui si fa un passo avanti ce ne sono tre in cui si fa un passo indietro, però va bene perchè almeno per ora si intuisce che sì, c'è anche questo aspetto sentimentale nella trama, ma non è per forza l'aspetto centrale.

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