Neuromante di William Gibson

 

Pubblicato su @labibliotecaerrante il 12 novembre 2021

“Neuromante” di William Gibson
Editore:
Mondadori
Pagine: 278

Primo romanzo di Gibson e primo della Trilogia dello Sprawl è considerato il manifesto del genere Cyberpunk, ed è proprio nelle ambientazioni tipiche del cyberpunk che Gibson ci fa tuffare: lo sprawl (l’immensa area metropolitana che copre tutta la costa est degli Stati Uniti), la rete e il cyberspazio, Chiba in Giappone dove il romanzo si apre, e l’ampia fauna umana che abita questi luoghi.

Il protagonista è Case, una sorta di hacker lì dove per connettersi alla rete non servono più, esattamente, computer e tastiera, ma impossibilitato a connettersi alla Matrice, la rete globale.
Proprio questo suo handicap, assieme alla sua fama di cowboy della console, lo porta nel mirino di Armitage – un misterioso uomo che lo assolda e lo cura.
Assieme ad Armitage c’è Molly, un samurai della strada, una combattente dal fisico potenziato da innesti più svariati: da occhi cybernetici ad artigli retraibili al posto delle unghie.
Sia Case che Molly sanno poco o nulla del lavoro per cui sono stati assoldati, un lavoro che si svolge a tappe serrate e di cui loro conoscono giusto lo stretto necessario per portarlo a termine, e Armitage e i suoi comportamenti fanno sorgere non poche curiosità.
Chi c’è dietro di lui? Chi muove i fili di tutte queste operazioni?

Parlarne vorrebbe dire spoilerare l’intera trama, quindi mi fermerò qui.
Neuromante è il capostipite del genere Cyberpunk, costringe subito il lettore a calarsi in un mondo che non è facile né leggero per tematiche: la modifica del corpo, la mercificazione di questo, il confine che si perde tra ciò che è umano e ciò che non lo è più ma gli somiglia tantissimo.
Se si vuole scoprire com’è il mondo Cyberpunk, questo è assolutamente un romanzo da leggere.
Unica pecca: non so se sia colpa della traduzione o sia qualcosa di originario allo scritto di Gibson, si danno per scontate conoscenze che non per forza il lettore ha già di partenza.
Personalmente non ho avuto problemi con la moltitudine di parole “nuove” che indicano concetti/luoghi/modifiche specifici del mondo cyberpunk, ma un novizio al genere potrebbe incontrare qualche difficoltà qui e lì.

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