L'incubo di Hill House di Shirley Jackson

 

"L'incubo di Hill House" di Shirley Jackson
Editore:
Adelphi
Pagine: 233

Pubblicato nel 1959, “L’incubo di Hill House” è il più famoso romanzo della Jackson e viene considerato uno dei più famosi racconti di fantasmi del ventesimo secolo.

Il romanzo si apre con le considerazioni del professor Montague – antropologo interessato ai fenomeni paranormali che si imbatte in Hill House, un’antica casa che si suppone essere infestata e che, dopo diversi cambi di proprietà, risulta attualmente disabitata.
Per cercare di canalizzare le eventuali forze paranormali del luogo, Montague forma una sorta di squadra invitando svariate persone che sono incappate precedentemente in fenomeni non del tutto spiegabili e per questo saliti brevemente agli onori della cronaca.
In pochi si presentano e la squadra risulta formata dal professor Montague stesso, da Theodora – un’artista che ha manifestato poteri riconducibili alle percezioni extrasensoriali – Luke Sanderson – erede dei proprietari di Hill House, il cui compito è controllare la proprietà durante questo studio – e Eleanor Vance – la nostra protagonista che si è imbattuta in un fenomeno riconducibile a dei poltergeist.
Proprio con l’arrivo dei quattro a Hill House si apre il romanzo e quindi l’investigazione sui presunti fenomeni che hanno colorato la storia di questa abitazione e l’hanno resa molto poco simpatica alla gente della vicina cittadina.

“L’incubo di Hill House” si fa leggere, è senza dubbio una lettura piacevole che scorre facilmente grazie allo stile della penna della Jackson che sa creare la giusta atmosfera attorno ad una casa infestata in cui accadono cose non del tutto spiegabili neanche col senno di poi.
La caratterizzazione dei personaggi è buona, per quanto sia decisamente figlia del suo tempo – mi riferisco ad una certa aria frivola e/o disarmata che aleggia attorno ai personaggi femminili che sembrano sempre aver bisogno di un uomo al loro fianco – ed è una lettura che ho visto spesso per bookstagram che mi ha convinto a tuffarmici.
L’ho letto attorno al periodo di Halloween, è stato un romanzo carino ma non mi ha entusiasmato più di tanto.

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