Il complotto al potere di Donatella Di Cesare
Pubblicato su @labibliotecerrante il 22 novembre 2021
“Il complotto al potere” di Donatella Di Cesare
Editore: Einaudi
Pagine: 120
In
un saggio di 120 pagine, Donatella Di Cesare si addossa l’infausto
compito di sviscerare i meccanismi che muovono il complottismo e i
complottisti.
Si inizia con una ricerca del senso vero e ultimo della
parola complotto – accostato ad altre parole più antiche, cadute quasi
in disuso, come “congiura”, che sembrano aver perso il posto proprio per
far spazio al “complotto” e al concetto logico che questo porta con sé –
e si prosegue con la ricerca del perché, in un’epoca di informazione
totale e totalizzante come quella in cui viviamo ora, così tante persone
sentano la necessità di vedere schemi di azioni lì dove non ci sono.
Anche
la politica e i politici vengono tirati in ballo, primo tra tutti Trump
che nei suoi rally ha parlato chiaramente di Deep State e di complotti,
forse ben sapendo di alimentare teorie già vive nelle menti di alcune
persone – e così anche viene tirata in mezzo la filosofia: perché sempre
più spesso il complottismo assume delle sfumature mitologiche,
pseudo-religiose e metafisiche, soprattutto nell’accostamento di un Male
da sconfiggere e di un Bene da far trionfare rimanendo sempre all’erta
alla ricerca di indizi e di prove inconfutabili di magheggi nell’ombra
del Male di turno (sia esso Obama, Bill Gates, Soros, etc).
La
lettura di queste 120 pagine non è la più facile in cui mi sia
imbattuta, è ricca di citazioni di ogni genere (a Karl Popper e a
Nietzsche, tra gli altri) e soprattutto ha richiesto un notevole sforzo,
da parte mia, per privarmi di preconcetti che ho nei confronti dei
complotti e soprattutto di chi in questi complotti crede.
Non sono
sicura che mi abbia fatto cambiare idea sui complottisti, anche perché
questo saggio non è il primo che leggo sull’argomento e non è la prima
volta che mi pongo alcune domande, ma lo consiglio ugualmente a chi si è
chiesto almeno una volta come si faccia a non credere all’allunaggio,
per esempio.
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