I demoni di Wakenhyrst di Michelle Paver
Pubblicato su @labibliotecaerrante il 15 dicembre 2021
"I demoni di Wakenhyrst" di Michelle Paver
Editore: Neri Pozza
Pagine: 320
A
Wakenhyrst, un piccolo borgo del Suffolk, sorge Waken’s End – una
vecchia tenuta ormai malandata e circondata da una palude, che attira
ancora l’attenzione dei media per un avvenimento capitato al vecchio
proprietario.
Un giorno del 1916, infatti, Edmund Stearn viene visto
allontanarsi dalla casa impugnando un punteruolo da ghiaccio e un
martello, per venire poi ritrovato all’interno di un pozzo con un
cadavere poco distante ucciso, presumibilmente, proprio con il
punteruolo da ghiaccio.
Internato in un manicomio dopo il processo
che lo ha condannato come colpevole, Stearne ha dedicato il resto della
sua vita alla realizzazione di tre dipinti in particolare, opere
grottesche, piene di piccoli demoni raffigurati in ogni angolo di luce o
di ombra – che sembrano rimandare ad una vecchia versione
dell’Apocalisse ritrovata anni prima nella cappella di Wakenhyrst,
ritrovato dallo stesso Stearne proprio mentre stava studiando un
manoscritto risalente al 1513 di una mistica inglese.
La storia
si preannuncia così e si apre con un piccolo articolo di giornale e una
lettera di una ricercatrice che chiede alla figlia di Stearne, Maud, di
non distruggere i taccuini del padre dato che questi potrebbero far
capire i motivi dell’assassinio, e poi si fa un balzo indietro.
La
narrazione avviene tramite gli occhi di Maud bambina, abitante di
Waken’s End, e poi attraverso gli occhi di una Maud adolescente che
inizia a farsi una sua idea della sua famiglia, della comunità in cui
vive, dei rituali religiosi e pagani che si alternano tra sacro e
profano, tra i parrocchiani e la servitù.
È proprio grazie alla
curiosità di Maud che possiamo avere anche una visuale dei pensieri di
Edmund Stearne attraverso la lettura dei suoi taccuini, e quindi cercare
di capire cosa sia successo a Wakenhyrst quel giorno del 1916: sono
stati dei demoni, a muovere la mano di Edmund, o semplicemente l’uomo
era impazzito?
Insomma, è un libro che consiglierei a tutti gli amanti di un “soft” horror dalle atmosfere gotiche.
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