House of Gucci di Sara Forden

Pubblicato su @labibliotecaerrante il 24 novembre 2021

“House of Gucci” di Sara Forden
Editore:
Garzanti
Pagine: 480

Partiamo da un presupposto: non sapevo niente delle vicende di Gucci impresa e di Gucci famiglia.
Mi sono approcciata a questo libro, quindi, nella più totale ignoranza delle vicende della dinastia o della nascita del marchio che ancora oggi si può vedere nelle vie dello shopping del mondo.

Il libro si apre con la giornata del 27 marzo 1995, a Milano, con il punto di vista del portiere che sta pulendo l’atrio del palazzo in cui si trovano gli uffici di Maurizio Gucci. Quest’ultimo arriva, saluta il portiere come tante altre mattine, e viene freddato da quattro colpi di pistola sparati da un uomo che si trovava subito dietro di lui.
Dall’ultimo colpo di pistola che uccide il signor Gucci si salta indietro, alla creazione del marchio vero e proprio, con le cronache di Guccio Gucci e famiglia.
Si passa ai figli, all’allargarsi della società che inizia ad espandersi negli Stati Uniti e poi in Giappone, ampliando sempre di più il catalogo di merce in vendita che diventa un must per gli ambienti bene di sempre più angoli del mondo.
Ci sono poi le numerose vicende legali, interne ed esterne alla famiglia. Gli avvocati, le società, i giochi di potere, i CEO, i direttori artistici, le vicende sentimentali, le invidie…
C’è tutto. Fino all’arresto e al processo di Patrizia Reggiani come mandante dell’omicidio del suo ex marito, arresto avvenuto dopo anni di indagini che hanno conosciuto una svolta solo grazie ad un informatore.

Scorrevole, piacevole persino nelle parti che trattano di business nudo e crudo, “House of Gucci” è più di un romanzo del genere true crime – parla della dinastia e delle persone che hanno fatto parte di questa o ci sono solo gravitati attorno, arrivando alle volte a scottarsi e non poco.
Il lavoro di ricerca che è stato fatto è stato minuzioso (la lista delle fonti è infinita, a fine libro) ma soprattutto la Forden ha il merito di aver reso un racconto complesso di tre generazioni qualcosa di altamente digeribile anche per chi, come me, non ha proprio il pallino per la moda o per il mondo degli affari.

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