La società senza dolore di Byung-Chul Han

 

Post pubblicato su @labibliotecaerrante il 12 settembre 2021

"La società senza dolore" di Byung-Chul Han
Edito da: Einaudi Editore 
Pagine: 96

Il dolore – inteso come dolore fisico, o mentale, o come “esperienza negativa” – è qualcosa contro cui l’essere umano combatte da sempre.
Nessuno vuole soffrire, nessuno vuole avvertire un dolore o anche solo una mancanza, e la prospettiva di vivere senza dolore sembra quasi utopica, parte di un universo perfetto in cui non c’è la necessità di avvertire qualcosa che non sia assolutamente positivo.
Ma se il dolore servisse?
Se fosse utile all’essere umano e alla sua esperienza in vita, se fosse una parte essenziale del processo evolutivo di ogni essere umano e dell’umanità intera?

In questo saggio, il filosofo Byung-Chul Han - prendendo come spunto la pandemia di Covid-19 che ci ha costretti a fronteggiare la paura, il dolore e l’incertezza – studia il comportamento umano e come, dal secondo dopoguerra fino al 2020, l’umanità abbia cercato di evitare il dolore a tutti i costi... alle volte persino riuscendoci e con conseguenze ben lontane dall’essere quelle sperate.

Il risultato è un saggio affilato, che non si nasconde dietro facili buonismi o risposte semplici a domande difficili, mettendo il lettore davanti ad un concetto tanto banale quanto difficile da interiorizzare: il dolore serve ed è parte integrante dell'esistenza.
Sono numerosi gli esempi che Byung-Chul Han ha dalla propria per avvallare un'affermazione così poco popolare e tanto controcorrente.
In generale, è un libro molto interessante che consiglio a tutti gli appassionati di sociologia (e non) di leggere.

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